arpitania


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perchè il termine Arpitania?



Esiste un confine linguistico riconosciuto, in cui si parlano dei patoà che hanno una radice comune, definito come "area francoprovenzale".

Tutti coloro che si interessano delle lingue minoritarie, sanno che Isaia Ascoli ha circoscritto una zona che comprende una vasta area intorno al MonteBianco, in cui si parla una "lingua" che ha una sua specificità.
Stretta tra il francese e il provenzale, non avendo all'epoca un suo termine specifico, è stata chiamata "francoprovenzale".
Questo termine ha generato tutta una serie di malintesi, dovuti al fatto che si confonde da una parte con il termine "francofoni", e dall'altra con la Provenza.
Una scarsa diffusione del termine "francoprovenzale" al di fuori delle zone di competenza, nonchè l'inesatta trascrizione che si ha dividendo in due il termine e ottenendo un "Franco Provenzale" che si trova in alcuni testi, contribuiscono ulteriormente a confonderlo con l'occitano. Destino curioso, anche l'attuale Occitano una volta si chiamava "provenzale"..
E' nata quindi l'esigenza di trovare un termine inequivocabile, che si distacchi da parole come Francia, francese, Provenza, provenzale, occitano e Occitania.

E' nato un movimento di opinione spontaneo che ha individuato nella radice ARP una parola diffusa in tutta l'area, e dal significato univoco: ALPEGGIO.
Forse mutuando quanto è stato fatto per l'area Occitana (l'OCCITANIA), per la nostra area è stato individuato il termine "ARPITANIA".
Di conseguenza la lingua parlata è detta "ARPITANO".




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